Parlare in pubblico: una delle 5 paure più diffuse al mondo

La paura di parlare in pubblico colpisce indistintamente manager, imprenditori, studenti e professori ma oggi saper parlare in pubblico è indispensabile. Tutto passa attraverso la capacità di saper trasmettere, di saper coinvolgere e di saper lasciare il segno. Il public speaking oggi può fare la differenza. Ma molto spesso c’è qualcosa che ci blocca , una sensazione di ansia legata ad uno stato di confusione mentale difficile da gestire. A cosa è legato tutto questo? Ci sono principalmente due cose che ci influenzano.

La prima componente è legata alla sfera emotiva e l’altra alla sfera tecnica. In entrambi i casi si può superare questo scoglio conoscendo e mettendo in pratica le giuste strategie, che non sono più solo un lusso per pochi. Ma quali sono le situazioni d’obbligo in cui ognuno di noi, ogni giorno, si trova a parlare in pubblico? Il primo caso a cui possiamo pensare sono le riunioni con i colleghi e i collaboratori. Spesso si tende a sottovalutare questa situazione ma facciamo attenzione, perché è proprio in ufficio che le skills del public speaking possono fare la differenza nella vostra carriera.

Saper comunicare in modo efficace e accattivante, lascerà tutti piacevolmente stupiti e soprattutto coinvolti. L’alternativa potrebbe essere fare quelle riunioni infinite, senza un capo e una coda, dove un fiume di parole inonda la sala e ciascuno dopo pochi minuti si dedica ad altre cose (sms, mail, telefonate). Se poi siete il team leader che deve organizzare le attività del proprio gruppo di lavoro, oppure che deve motivare i propri ragazzi, ecco che il saper parlare in pubblico diventa un momento decisivo per il vostro ruolo. Passiamo al secondo caso, il public speaking per chi fa impresa. Necessariamente l’imprenditore dovrà avvalersi di una squadra per realizzare il proprio progetto di business. Saper condividere la propria vision diventa importante, come lo sarà il saper motivare il proprio team.

L’imprenditore è il capitano di una nave e chi vi è imbarcato sopra vuole avere la sensazione di essere nel posto giusto per due motivi: prima di tutto per se stesso, quindi per le prospettive di crescita; in secondo luogo per la solidità del progetto imprenditoriale a cui sta prendendo parte. E come si fa a comunicare tale progetto? Come si fa a coinvolgere le persone? Come si può avere da ciascuno il meglio e non solo il minimo sindacale? Facendoli sentire parte attiva di un progetto, facendoli sentire importanti ciascuno nel proprio ruolo, facendoli sentire parte di un tutto. E per fare ciò bisogna saper comunicare bene. Anche qui, l’alternativa quel può essere? Tenere nella propria testa il progetto e far sentire gli altri della squadra estranei allo stesso. Il rischio, neanche a dirlo, è di sentirsi solo al comando e con una squadra poco consapevole, affiatata e motivata.

Ed eccoci all’ultima situazione di business. Siamo nel mondo delle professioni – architetti, ingegneri, avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, notai, giornalisti, formatori, coach, medici e potremmo continuare. Per un professionista le occasioni di parlare in pubblico potrebbero essere diverse: dalle docenze , alla partecipazioni a tavole rotonde, convegni, seminari, udienze, riunioni con i clienti oppure in studio con i propri collaboratori. Saper trasmettere i contenuti , saper gestire il linguaggio del corpo, saper coinvolgere la platea come relatore può fare la differenza? Non farà solo la differenza ma sarà un ingrediente determinante. Contribuirà a costruire e a potenziare la vostra credibilità e leadership.

In conclusione, saper parlare in pubblico, diventa per tutti una strada da dover percorrere ma attenzione perché raggiungere una destinazione, senza bussola e indicazioni vi farà perdere. Se volete arrivare dritti al vostro obiettivo, se volete sentire la sensazione di saper trasmettere, coinvolgere e lasciare il segno vi basterà conoscere e seguire le giuste tecniche e indicazioni. La differenza? Ditemela voi…