Come i pensieri influenzano il nostro corpo: benessere e malessere come specchio della nostra mente

Sempre più spesso quando si sente parlare di malattia o di salute, troviamo dei collegamenti a parole come: disturbi psicosomatici o metamedicina. Ma a cosa ci si riferisce? La psicosomatica è una branca che studia il rapporto tra mente e corpo, nello specifico, alla base di questi studi, c’è l’idea che le emozioni negative possano favorire lo sviluppo di sintomi e malattie psicosomatiche, contribuendo a generare una condizione di malessere.

La metamedicina invece, formata dal prefisso greco meta, che significa “al di là” e dal sostantivo “medicina”, che significa l’insieme dei mezzi messi in atto per prevenire, guarire e alleviare le malattie, appunto “va al di là “, ma di cosa? Della semplice cancellazione del dolore o scomparsa dei sintomi, ma si concentra sulla ricerca del fattore responsabile dei disturbi. Se ci pensiamo bene il malessere o il dolore sono segnali che l’armonia di una parte del nostro corpo sta venendo meno e se pensiamo solo di far scomparire questi “segnali” che il corpo ci dà, senza capire quale sia il seme che gli sta dando vita, il problema non verrà estirpato alla radice ma solo in superficie.

Nessuna manifestazione di dolore o malattia è priva di causa, niente può avere vita se prima non è stato piantato un seme. Ma adesso non è importante soffermarci su questi due approcci, ma capire quale atteggiamento ci porta, molto spesso, al nostro malessere. La parola principe è: Responsabilità! Avere un atteggiamento di “responsabilità”, vuol dire avere la consapevolezza che siamo noi gli artefici di quello che viviamo, della nostra salute e della nostra felicità. Pensateci, cosa non vi rende liberi di crearvi sofferenza o benessere? Di scegliere se avere la colpa o assumervi la responsabilità? Di alimentare uno stato di ansia e paura o di avere fiducia e un atteggiamento mentale positivo? Siamo assolutamente liberi di dirigere i nostri pensieri, i nostri stati d’animo verso la strada che ci fa stare meglio, di scegliere i nostri atteggiamenti e le nostre azioni.

Ma ancora una volta come sono legati i pensieri con la nostra salute? Ogni pensiero che produciamo attiva qualcosa nel nostro corpo. I pensieri negativi, ad esempio, favoriscono l’attivazione di adrenalina e cortisolo, gli ormoni dello stress. Quando questi sono messi in moto per brevi periodi possono aiutare la persona a fronteggiare un evento, ma se la loro disponibilità nell’organismo è eccessiva, è come se fossimo sempre in emergenza.

Il dispendio di energie che questo comporta va a intossicare lentamente il corpo, compromettendo il sistema immunitario e portando dunque all’insorgenza di disturbi, di malessere. Corpo e mente non sono due mondi separati, ma sono due parti, in continua influenza reciproca. Proprio per questo motivo è importante fare attenzione a dirigere i nostri pensieri, a cominciare ad esserne responsabili. Se decidiamo di sposare questo principio, il principio della responsabilità, non ci saranno più vittime né carnefici.

Di conseguenza non potremmo più accusare l’altro di ciò che stiamo vivendo, del nostro malessere. Dunque sta a noi assumerci la responsabilità della nostra salute e dalla nostra felicità. Ma come diceva Buddha “non credete a me, verificate, sperimentate, e quando saprete da voi stessi che qualcosa vi è favorevole, allora seguitelo; e quando saprete da voi stessi che qualcosa non vi è favorevole, allora rinunciatevi”.

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